Progetti (old)
L’Associazione per il Monte di Portofino onlus, ha commissionato e finanziato al dipartimento di scienze per l’Architettura dell’Università di Genova, uno studio di “archeologia dell’elevato” prima del restauro, documentando quanto più possibile la storia del luogo. Abbiamo quindi scoperto come il sito e la chiesa medievale, fossero stati inglobati dall’ampliamento dell’edificio della famiglia Baratta (1848), che destinò questo luogo a propria casa colonica, tenendo la memoria della natura monastica del luogo attraverso l’affresco delle facciate, tutt’ora presente.
La ricerca si è stata realizzata dall’Arch. Anna Boato e dai suoi collaboratori in due fasi:
– la prima, molto tecnica, dedicata alle Analisi archeologiche e archeometriche; ed è consultabile all’Eremo di Sant’Antonio di Niasca.
– la seconda dedicata alle analisi bibliografiche e archivistiche
> Ricerca Storico-archeologica Eremo Sant’Antonio di Niasca 2005-small
> Ricerca biblio-archivistica sull’Eremo di Sant’Antonio
Forse non sapete che in questo territorio, quasi un monte Athos ligure, monaci, chierici, eremiti e pellegrini trovarono nel medioevo un approdo ideale per la loro spiritualità, e vi fondarono monasteri, chiese, cappelle ed eremi.
L’Associazione per il Monte di Portofino onlus ha finanziato e coordinato il volume “Sentieri sacri sul monte di Portofino” edizioni Silvana, che coglie l’insediamento monastico nel promontorio del 1300 come un esperienza storica unitaria, nella specificità di questo territorio.
Il libro, corredato di moltissime immagini, è in vendita all’Eremo di Sant’Antonio di Niasca oppure al link dell’editore:
https://www.silvanaeditoriale.it/libro/9788836619139
Per gli amanti del territorio è fonte di inaspettate e interessanti informazioni sulla storia e sulla particolarità morfologica del luogo: due aspetti estremamente connessi.
Tutte le info al:
Per la gita scaricate la guida georeferenziata al:
Guida on line per iPhone nell’App Store
> Portofino OnMyWay
Guida on line Android nel Play Store
> Portofino-On foot
Le recinzioni delle proprietà collinari sul monte di Portofino per difendersi dai cinghiali, hanno avuto la conseguenza di eliminare prati e angoli accessibili dai sentieri per una sosta o per un pic nic. L’Associazione che è sempre attenta all’escursionismo, ha collaborato alla risistemazione del sito di sosta di Pietre Strette con il Parco di Portofino nel 2009, e ha realizzato un’area di sosta sul terreno di proprietà molto panoramico e piacevolmente assolato anche d’inverno, con balaustra e tavoli. Lo spazio è a disposizione di tutti gratuitamente ed è a due passi dal Mulino del Gassetta dove ci sono anche i servizi.
Qualunque regolamentazione lascia varchi all’interpretazione e, purtroppo non sempre gli organi competenti (troppi) riescono a vigilare al meglio.
Spesso gli interessati si avvalgono di maglie larghe pensate per semplificare: per esempio i termini del silenzio assenso su domande che vengono inoltrate prima dei periodi di ferie, sperando che non vengano vagliate.
Il “piano casa”, Legge della Regione Liguria 22/12/2015 n. 22, entrata in vigore il 7/1/2016 (misure urgenti per il rilancio dell’attività edilizia e per la riqualificazione del patrimonio urbanistico-edilizio), consente il cambio di destinazione d’uso su tutto il territorio regionale senza escludere il Parco di Portofino: questo aprirebbe a poter trasformare tutte le baracche agricole (tantissime) in villette con un’esplosione urbanistica nel Parco.
Per ora i Regolamenti del Parco Portofino non lo consentono, ma in futuro?
I casi documentati dall’Associazione non mancano come quello qui rappresentato.
Purtroppo l’avvento dei cinghiali ha reso necessarie recinzioni per proteggere terrazzamenti e colture, perdendo quella bellezza di campagna continua bellissima da percorrere. Anche le recinzioni dei frutteti sono severamente regolamentate: pali di castagno infissi direttamente nel terreno, rete 10 x10 per consentire ai piccoli animali di transitare,
altezza max 1,20 sufficiente per i cinghiali ma che lascia vista panoramica agli escursionisti; cancelli che segnalano la possibilità di transito e non bloccano gli escursionisti.
Queste regole sono spesso disattese e danno un senso di sciatteria generalizzata anche ai luoghi più pregiati .
Un modo informale di godersi la musica al tramonto. In collaborazione col Comune di Santa Margherita l’Associazione per il Monte di Portofino onlus ha organizzato dei piacevolissimi concerti immersi nella natura, offrendo il proprio terreno vicino al Mulino del Gassetta; sono stati un grande successo e hanno fatto conoscere ai molti camminatori presenti questo sito aperto a tutti.
Il Sentiero degli animali è un percorso ad anello di circa 2,5 km con partenza da Nozarego, sulle alture di Santa Margherita Ligure.
Si chiama così perché lungo il percorso sono state messe statue intagliate nel legno in dimensione reale di animali tipici: volpe, scoiattolo, faina, cinghiale ma anche falco pellegrino, rana, lucertola…
Da Nozarego tra ulivi e alberi di fico, il sentiero parzialmente lastricato in salita, vi porterà in circa 10 minuti dalla cappella gialla delle Gave, dedicata a San Girolamo. E da lì, seguendo le indicazioni per Monte Croce di Nozarego, inizia la parte di salita nel bosco dove le statue degli animali non sempre sono ben visibili perché per fortuna si mimetizzano con l’ambiente: dentro una cavità, sopra un albero, tra i cespugli… Il percorso, adatto alle famiglie e ai bambini dura 1,20 e anche se breve offre una gran quantità di ambienti naturali diversi.
Nel promontorio di Portofino la biodiversità vegetale è ancora molto più ricca che altrove, dove si stima che un milione circa di specie scompariranno ad una velocità da centinaia a migliaia di volte superiore al tasso naturale di estinzione. La causa principale di questo fenomeno senza eguali è la pressione antropica diretta (attività umane quali l’urbanizzazione e l’agricoltura intensiva) o indiretta (il cambiamento climatico globale). Come tutte le piante, le orchidee subiscono gli effetti deleteri di queste pressioni.
Perfettamente in linea con i nostri obiettivi abbiamo condiviso con entusiasmo il progetto europeo “Life- Natura 2000” di tutela delle orchidee selvatiche, di cui il monte è ricco in quanto habitat naturale particolarmente integro, condizione necessaria per la presenza delle orchidee selvatiche, diventando “Custodi di micro riserve di Orchidee selvatiche” sul Promontorio di Portofino.
Abbiamo lavorato con:
Università degli studi di Torino,
Legambiente Lombardia,
Parco Portofino,
Università degli studi di Genova
Area protetta Vercellese-alessandrino,
CREA (Consiglio per la ricerca e l’analisi dell’economia agraria).
per ulteriori informazioni
https://www.lifeorchids.eu/
I dati degli ultimi 100 anni mostrano l’aumento di eventi di pioggia brevi e intensi con conseguenti alluvioni improvvise, che a causa della ripidità della Liguria generano frane sempre più disastrose.
Il bando aggiudicato dal Parco Portofino a cui l’Associazione per il Monte di Portofino onlus ha partecipato, mira alla riduzione del rischio idro-meteorologico dimostrando, referenziando, potenziando e sfruttando le NBS (Nature-based Solutions) nelle aree rurali e naturali.
RECONECT vuole coniugare la riduzione del rischio idro-meteorologico con obiettivi di sviluppo locale in un contesto sostenibile e finanziariamente fattibile.
Al contrario dei manufatti in cemento i terrazzamenti di “muri a secco”, oltre al recupero della superficie coltivabile e la miglior preservazione del suolo, hanno una fondamentale funzione idrogeologica, con il rallentamento delle piogge improvvise e abbondanti; i ripidi terreni di pertinenza dell’Eremo di Sant’Antonio di Niasca sono terrazzati con antichi muretti a secco, oggi in stato di avanzato degrado, in alcuni casi completamente spariti.
Con l’idea di promuovere la tecnica tradizionale dei muretti a secco abbiamo progettato un intervento di ripristino dei terrazzamenti all’Eremo per generare un modello sperimentale di sfruttamento della risorsa idrica attraverso la loro capacità di drenaggio. L’Associazione per il Monte di Portofino ha sostenuto questo progetto del PNRR “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” che l’Eremo di Niasca si è aggiudicato per l’80% della spesa.
Crofunding sui “Muretti a secco” su sostieni.link/33481